lunedì 5 ottobre 2009

Alimentazione ed insufficienza renale

Nei pazienti affetti da nefropatia con un aumento della creatinina plasmatica è consigliato consumare la carne solo 3-4 volte alla settimana. Preferire le carni bianche (es. pollo, tacchino, coniglio, maiale magro) a quelle rosse (es. vitello, manzo). Bisogna ricordare che le proteine sono contenute anche nei wurstel, nei salumi (es. prosciutto cotto e crudo, speck, bresaola, manzo affumicato) e negli insaccati (es. mortadella, salame, salsiccia).

E’ raccomandato fare attenzione anche al contenuto del sale presente nei cibi consumati: salumi e insaccati, carni in scatola e i prodotti industriali (es. precotti) ne contengono molto insieme a grassi animali, per cui se ne consiglia un uso limitato. Le frattaglie (es. trippa, rognone, fegato, animelle, cuore) devono essere consumate solo eccezionalmente, per l'elevato contenuto in colesterolo. E' consigliabile consumare il pesce 2-3 volte alla settimana (indifferentemente fresco o surgelato), in alternativa alla carne. Preferire il pesce azzurro (sgombro, alici, sarde, acciughe,...) per il suo alto contenuto di omega 3 e iodio, mentre è meglio evitare pesci in scatola o conservati sott'olio. Si consiglia un consumo moderato, con una frequenza non superiore alle 2-3 porzioni alla settimana, dando la preferenza ai formaggi freschi. Se si utilizzano formaggi conservati, occorre dimezzare le dosi.

Consumare preferibilmente oli vegetali, in particolare olio di oliva, meglio se extravergine, per l'alto contenuto di vitamina E, che è un efficace antiossidante. E' sempre preferibile utilizzare gli oli da condimento a crudo e a fine cottura. Evitare il consumo di merendine e altri prodotti da forno, perché spesso sono ricchi di grassi idrogenati. L' idrogenazione è un processo utilizzato per solidificare gli oli liquidi vegetali e animali, trasformandoli da grassi buoni a grassi dannosi. Consumare tutti i giorni almeno 2 - 3 porzioni di verdura preferibilmente fresca di stagione (ad esempio, un minestrone e due contorni; oppure iniziare il pasto con un'insalata o un pinzimonio, o ancora cucinare la pastasciutta con sugo a base di verdure (pasta e zucchine, pasta e melanzane,…).

Consumare con moderazione la frutta per l’alto contenuto di potassio, meglio fresca e di stagione. Limitare il consumo di zucchero come dolcificante nelle bevande (caffè, thè, latte, spremute di frutta), e tutti quegli alimenti che ne contengono notevoli quantità (per il loro eccessivo apporto di glucidi semplici e calorie): es. miele, marmellata, caramelle, dolci, succhi di frutta, gelati. Salare i cibi preferibilmente dopo la cottura, aggiungendone il minor quantitativo possibile. Per Insaporire le pietanze si consiglia di sostituire il sale con spezie (es. pepe, peperoncino, curry, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero, zafferano) e/o erbe aromatiche (es: aglio, basilico, erba cipollina, scalogno, finocchio, salvia, lauro, rosmarino, menta, maggiorana, origano, prezzemolo, rosmarino, timo) Al momento dell’acquisto preferire alimenti freschi o surgelati non precotti.

I cibi preconfezionati, come zuppe istantanee ed in scatola, miscele rapide confezionate a base di patate, riso, pasta, carni in scatola, alimenti precotti surgelati, salumi ed insaccati sono tutti esempi di cibi conservati contenenti notevoli quantità di sodio. Limitare l’utilizzo di dadi per brodo e granulati, preferendo quelli a basso tenore di sale e non addizionati di glutammato monosodico Non utilizzare i “sali iposodici” perchè contengono sali a base di potassio. L'acqua aiuta il rene a esplicare le sue funzioni, per cui è consigliabile consumarla in quantità adeguata: almeno 1,5 lt. nella giornata, minerale gasata o naturale, a pasto e fuori pasto, salvo diversa prescrizione del nefrologo.

Per soddisfare il fabbisogno idrico, può essere utile ricorrere a tisane o infusi non zuccherati, caffè decaffeinato, tè deteinato. Consumare solo eccezionalmente bevande zuccherate del commercio (es. coca-cola, aranciata…) e succhi di frutta perché contengono discrete quantità di zuccheri semplici (preferire le light) Caffè, tè: con moderazione. L'alcol fornisce calorie, ma non principi nutritivi essenziali. L' eccesso di bevande alcoliche può ripercuotersi negativamente sullo stato di salute.

Per chi non è in sovrappeso o dislipidemico (trigliceridi alti nel sangue) o epatopatico (malattie al fegato), la tolleranza di assunzione di vino (di normale gradazione alcolica) è pari a:

2-3 bicchieri al giorno per l'uomo

1-2 bicchieri al giorno per la donna.

Per quanto riguarda la birra è possibile raddoppiare le dosi (4 -5 °). E' necessario porre particolare attenzione alle interferenze tra alcol e farmaci (consultare il nefrologo ). E' consigliabile non assumere aperitivi, digestivi, superalcolici.

Monitoraggio del peso corporeo

Il nostro peso rappresenta l'espressione tangibile del “bilancio energetico” tra entrate e uscite caloriche e, in assenza di edema clinico (nel quale possono verificarsi notevoli variazioni), è considerato un buon indicatore dello stato di nutrizione. E' consigliabile pesarsi con regolarità, almeno una volta alla settimana, preferibilmente nello stesso momento della giornata, con gli stessi indumenti e sulla stessa bilancia.

Se è presente sovrappeso è importante attuare uno stile di vita tale da consentire il raggiungimento e mantenimento di un peso “ragionevole”: in particolare si consiglia un'attività fisica moderata quotidiana di almeno 30-40 minuti (es, camminata, cyclette...). L' efficacia dell'attività fisica non si limita soltanto ad un incremento energetico, ma coinvolge un'ampia serie di benefici sia di ordine clinico-metabolico che psicologico, per cui è comunque sempre consigliata (anche se non c'è sovrappeso)

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